Sono circa 7 milioni le famiglie italiane con un cane. Spesso però rinunciano al ristorante per non lasciarlo a casa. Un mercato potenziale notevole intuito dal 18% dei pubblici esercizi che non ha problemi ad accogliere i quadrupedi. La Toscana tra le regioni all'avanguardia, anche a livello legislativo chi possiede un cane lo sa. Andare al ristorante o in pizzeria con il fedele amico non è sempre possibile. Ma chi lo decide? Non esiste una legge che decreti ufficialmente se un cane possa entrare in un locale o meno, l'ardua sentenza è demandata ai gestori, che decidono in base al proprio grato di sensibilità. L' Anci (associazione nazionali comuni) il 26 maggio 2008 ha ribadito che vietare l'ingresso ai cani nei locali pubblici e quindi negli esercizi commerciali è illegale. Infatti il D.P.R. (Decreto del Presidente della Repubblica) 320/54, regolamento della polizia veterinaria, ammette l'accesso ai cani nei
locali pubblici e sui mezzi di trasporto, purché condotti al guinzaglio. Se un cittadino si trovasse quindi nella condizione di essere invitato ad uscire da un ristorante o da una pizzeria perché in compagnia del proprio animale, potrebbe segnalare il fatto ai vigili urbani. Detto questo, il cliente con cane al seguito è un fenomeno in forte crescita. Sono infatti ormai ben 6,8 milioni le famiglie italiane che hanno un cane, che viene a buon diritto considerato come un membro del nucleo familiare e dal quale non ci si vuole separare neppure quando si va a mangiare fuori casa. Gli operatori lo sanno e ormai, in genere,si stanno adeguando alle esigenze di questa sostanziosa fetta di mercato, una nicchia ritenuta di grande interesse.
Cambiano i tempi.
La sensibilità nei confronti degli animali è cresciuta moltissimo ed il numero di pubblici esercizi per accogliere confortevolmente Fido calcolato oggi attorno al 18% del totale è destinato ad aumentare. Tra le regioni più all'avanguardia, la Toscana. Le barriere che hanno diviso umani e animali in questa regione potrebbero cadere e l'apartheid finire per sempre. Una proposta di legge regionale, primo firmatario Fabio Roggiolani, presidente della commissione sanità della Regione, prevede il libero accesso di tutti gli animali domestici nei luoghi pubblici, con la sola discriminazione della buona salute e della pulizia. "Una tessera sanitaria certificherà vaccinazioni eseguite e stato di salute - spiega Roggiolani -. Gli animali dovranno essere tenuti al guinzaglio e non dovranno disturbare". Si tratta di un disegno di legge che annullerebbe le disposizioni vigenti e permetterebbe ai cani di entrare, insieme ai loro padroni, nei locali pubblici. Non ci sarebbero più i cartelli appesi alla porta con la famosa frase " Io non posso entrare". Alcuni ristoratore si potrebbero però porre il problema dell'igiene, ma Giovanni Braion, veterinario e direttore dell'istituto zooprofilattico di Firenze, afferma che il problema non esiste. "Se l'animale è curato e seguito con l'affetto dei padroni - sostiene - è come una persona. Già oggi gli animali entrano negli ospedali e sono protagonisti di terapie di successo". Fido potrà seguire i padrone ovunque, persino al museo. Questo potrebbe, in un certo senso, ridurre anche gli abbandoni dei mesi estivi.
Tratto da Pizza&Food n° 22 - Marzo 2009