Quanti falsi miti sulla pizza al taglio...

Rubrica

Non è vero che sia sempre grassa o difficile da digerire. Può essere sana e perfino light. Basta seguire qualche accorgimento. Quando si dice pizza, si pensa subito all'inconfondibile forma rotonda della specialità  napoletana, al pomodoro, alla mozzarella. E si finisce per dimenticare la sorella gemella: quella al taglio, che si mangia a tranci in mille tipologie ogni volta diverse. E' una delle passioni degli italiani, che spesso la gustano con le lacrime di coccodrillo: la considerano tutto fuorché un cibo amico della bilancia. Ecco, è proprio questo il punto: è vero che la pizza al taglio non va d'accordo con un'alimentazione sana? Siamo proprio sicuri che sia sempre e comunque un cibo grasso e difficile da digerire?

Amica dello stomaco

Cominciamo a sfatare il primo luogo comune: la pizza al taglio non è affatto nemica dello stomaco e della digestione. E' vero l'esatto contrario: la caratteristica principale dell'impasto moderno è proprio l'alta digeribilità . Gli impasti di oggi possono lievitare fino a 96 ore, portando a termine la "vita" dei lieviti e rendendo la pizza più leggera. E' ovvio, però, che se all'impasto più digeribile del mondo aggiungiamo un condimento per sua natura molto grasso, il lavoro di stomaco e fegato si complica. Tutto dipende quindi dal tipo di pizza che decidiamo di acquistare.

Il sostituto perfetto
Altro falso mito: la pizza non è per forza un alimento che fa ingrassare. D'accordo, il suo aspetto la fa sembrare un attentato alla linea ed è una soluzione pratica e gustosa

nelle occasioni più diverse. Ma la verità  è che rientra assai spesso anche nei regimi alimentari di chi deve perdere peso, per esempio come sostituto di un pasto. Un trancio (250 g) di pizza con pomodoro e mozzarella apporta 650 calorie: è chiaro che aggiungendo altri condimenti, il numero di calorie sale. Ma se cercate una pizza "salva-dieta", puntate sulla "marinara" (pomodoro, aglio, origano): ha solo 520 calorie.

Alla soia e per celiaci
Da qualche tempo, sul mercato sono arrivati anche impasti light. La loro caratteristica è questa: sono basati su farina di soia. Rispetto a quella di grano, contiene meno calorie ed è decisamente più digeribile. Ed è anche più abbordabile per coloro che soffrono di intolleranze alimentari. A proposito: in commercio, oltre ai tanti alimenti già  esistenti studiati apposta per i celiaci (coloro che hanno un'intolleranza al glutine contenuto nei cereali), è arrivata anche una pizza ad hoc. Attenzione, però: chiedete sempre prima al titolare della pizzeria se questa pizza speciale viene preparata in forni e teglie a parte, rispetto a quella "normale". Basta infatti anche la minima presenza nell'aria di polveri di farina comune, per creare seri problemi al celiaco.